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Psicologia dell’anziano

L’invecchiamento non è di per sé causa di malattia.

Con l’avanzare dell’età ci si trova ad affrontare una sorta di “autunno” della vita: una fase progressiva e continua in cui il corpo e la mente subiscono numerose trasformazioni fisiche e psicologiche, sociali, familiari e relazionali. Spesso queste trasformazioni mettono in evidenza nuovi limiti e dipendenze che nascondono, dietro la necessità di un aiuto sempre maggiore, le risorse che una persona ancora possiede e dalle quali può attingere per migliorare la propria qualità di vita.

Partire dall’analisi dei limiti e delle criticità rappresenta il primo, fondamentale passo per portare alla luce risorse e potenzialità, sulle quali improntare un lavoro di cura che non sia connotato dal solo intervento di assistenza di un anziano non più completamente autosufficiente, ma dall’aiuto e dal sostegno in favore di una persona che ha ancora molto da dire, da dare e da esprimere.

L’analisi dei vissuti è il punto di partenza di un percorso di ri-scoperta dell’anziano, ma anche del suo caregiver, e di conseguente accompagnamento in una quotidianità fatta di fatiche e soddisfazioni, di rabbia e amore, di sostegno e supporto.

 

La prova della quotidianità: come tenere il passo di un mondo che gira sempre più velocemente

Il vissuto dell’anziano può essere quello di sentirsi sempre più frenato in un mondo in costante accelerazione. Spaesamento, disorientamento, noia, il timore e il fastidio di essere un peso per se stessi e per gli altri conducono a disagio e impotenza. L’anziano di fatto fatica a trovare un posto nel mondo, a capire come poter essere ancora utile agli altri e ha vissuti di paura e rabbia per le sue condizioni fisiche, sperimentate come un progressivo spegnimento e avvicinamento alla morte.

Alla sensazione dell’anziano di abitare ormai una “terra di nessuno”, corrisponde la necessità del caregiver di farsi carico di questo spaesamento trovandogli un posto e cercando di ridurre l’impatto con il dolore.

Questa difficile situazione può attivare vissuti conflittuali: il caregiver si trova preso fra l’affetto e il desiderio di curarsi dell’anziano da un lato, ma dall’altro dall’impossibilità di aggiungere questo ulteriore carico a una vita già sovraccarica.

 

Che cosa si può fare?

Nel Modello di Psicosomatica Integrata ogni sintomo e disagio ha una sua storia ed è determinato da una serie di fattori tra loro interagenti. Tenendo conto di questa complessità, l’intervento sulla persona anziana consiste innanzitutto in una valutazione dello stile di vita del paziente con un approccio globale ed integrato, prendendo in considerazione fattori psico-sociali, ma anche posturali, nutrizionali, di ecologia personale ed ergonomia. Modificare aspetti – anche piccoli, marginali o trascurati – del modo di vivere dell’anziano può produrre effetti importanti in termini di benessere e miglioramento della qualità della vita. In quest’ottica si interviene in modo mirato e personalizzato con tecniche abilitative, training psico-motori e riabilitazione neuro-funzionale.

Contemporaneamente, l’intervento mira a portare alla luce ed evidenziare le risorse dismesse o spesso dimenticate, come ad esempio investire tempo nel recupero di vecchie attività, riaccendere il desiderio per i propri interessi, aprirsi a nuove possibilità, accettare i propri limiti, sviluppare nuove capacità per adattarsi ai nuovi ruoli, dare spazio alle relazioni per costruire insieme un nuovo senso possibile di sé e del mondo in questa delicata e preziosa fase di vita.

 

Prendersi cura di chi si prende cura

Nel nostro modello di intervento una particolare attenzione viene rivolta a chi si occupa dell’anziano: prendersene cura significa, infatti, considerare anche la rete di aiuti pratici e affettivi che lo circondano, partendo innanzitutto dai familiari. Attraverso un sostegno diretto e l’organizzazione di gruppi di supporto per confrontarsi sulle diverse problematiche, in particolare in presenza di demenze senili e patologie neuro-degenerative, offriamo spazi di aiuto ai caregiver per sviluppare strumenti idonei ad affrontare le difficoltà incontrate.

Con sguardo allargato e attento alle esigenze dei nostri utenti, proponiamo, inoltre, la possibilità di usufruire di interventi domiciliari: lavorare direttamente a contatto con l’ambiente di vita dell’anziano e della sua famiglia ci consente di cogliere le dinamiche quotidiane e concrete su cui fare leva per avviare un processo di cambiamento. Infine, l’attivazione di una rete sul territorio ci permette di promuovere azioni comuni che abbraccino le necessità del singolo e lo accompagnino durante questa fase del ciclo di vita.


Dove trovarci

Per prenotare un appuntamento con i nostri specialisti basta scrivere una mail o telefonare. Riceviamo presso le sedi di: Milano, Gallarate, Bergamo, Senago e Saronno.

 

Durata e costo degli incontri

Il primo colloquio dura un’ora, i successivi 45 minuti. Il prezzo e la durata del trattamento variano a seconda delle necessità individuali.

 


La nostra équipe lavora in stretta sinergia garantendo al cliente una riflessione a 360° su diversi livelli (personali, famigliari, relazionali, ambientali e corporei); costituendo un lavoro di rete che, di volta in volta, chiarisce i rischi e le opportunità rispetto a ciascun intervento, tenendo conto delle diverse prospettive.

Informazioni e prenotazioni

Vi consigliamo di chiedere un appuntamento o di inviarci una e-mail descrivendo il vostro problema, la diagnosi, le conseguenze concrete nella vostra vita e le implicazioni del vostro sistema mente-corpo.

Telefono

Milano:  +39 02 89546337 / +39 02 89504159 / +39 334 7807325
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Bergamo:  +39 035 0770478
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